lunedì 24 ottobre 2016

Step 04

Step 04: Con riferimento al proprio colore, eventualmente allargandone il campo a colori prossimi, ma sempre rispettandone il focus, si cerchino le presenze cromatiche nei miti dei popoli antichi, non solamente in quelli del mondo greco e latino. Non si dimentichi il mito di Iris.- In tutte le civiltà possiamo denotare l'utilizzo di termini dal doppio significato riferiti a tale tinta, significato che si riferisce da un lato al blu-nero e dall'altro al blu-verde. Il colore blu non fu molto amato dai Romani, infatti era il colore degli indumenti di Barbari e Britannici (colore 'del guado'). Per il resto era molto utilizzato nelle pitture e negli sfondi dei bassorilievi (soprattutto nei templi greci), derivato da guado, pastello, lapislazzulo (il più prezioso), sambuco, malva, bacche di mirtillo nero...

· Il blu-azzurro colore uranico e divino

Si sa, il blu è il colore del cielo, quindi per le civiltà antiche era il colore del luogo nel quale risiedevano le divinità; rappresentava quindi la pace, la ragione sovrumana, qualità che erano separate da quelle della terra. Gli occhi azzurri, ad esempio, erano sinonimo di elevatezza d'animo e di sentimenti; gli dèi erano fatti di carni azzurre e venivano spesso raffigurati in ambienti azzurri; nei paramenti sacri e nelle vesti dei sacerdoti l'azzurro era manifestazione sensibile delle cose celesti (soprattutto il lapislazzulo). Non per niente l'Olimpo dei Greci, sede massima di tutti gli dèi, risiedeva nell'alto dei cieli. Ma se per i popoli medio-orientali (Egizi, Babilonesi, Ebrei) il colore delle divinità era l'azzurro, per quelli indo-europei era il porpora (Romani,..). Colore della fertilità e della fecondità (legato all'immagine dell'acqua), era sempre abbinato allo splendore dell'oro, in particolar modo nella decorazione degli edifici (Babilonia, ad esempio, era interamente ricoperta di piastrelle azzurre, case, mura… e la Torre di Babele), in diverse tonalità: blu vicino al nero, blu vicino al bianco (luce), e blu splendente delle divinità (avente il potere di chiamare a sé le forze benefiche del cielo).

· Il blu-azzurro colore magico

L'uso di pietre preziose era noto sia per riti sacri (funzione magica) che per uso quotidiano (con funzioni talismaniche), dove lapislazzuli e turchese dovevano aumentare l'efficacia dei riti; anche gli amuleti per i defunti (Egizi) erano di colore azzurro e a forma di occhio, scarabeo, orbita solare… come azzurri erano i geroglifici che segnavano la parola degli dèi, mentre rossi erano quelli dei dèmoni, del malvagio.

· Il blu-azzurro, supposizioni nell'uso funerario

Le uniche testimonianze dell'uso di tale colore in ambito funerario sono costituite da parti di figure sacre (Osiride), e in parti di tombe (quella di Tut-ank-amon in Egitto), (il soffitto dipinto a immagine di cielo stellato in una tomba a Creta, Grecia); si hanno anche rappresentazioni di dèmoni azzurri, si suppone tellurici e marini
In Egitto la dea Hathor, dea dell'amore, era nota come Regina della Turchese e molti studiosi ritengono che sia questo il motivo per cui venivano rappresentati con questa gemma gli scarabei sacri dedicati al dio Ra.

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